(Strasburgo) “Cari amici russi, l’Ue non agisce contro di voi. Le nostre misure hanno lo scopo di isolare il presidente Putin e il suo governo, che sta conducendo una guerra brutale contro l’Ucraina”. Dal Parlamento europeo, riunito a Strasburgo, la prima ministra estone Kaja Kallas oggi si è rivolta direttamente alla popolazione russa. E avverte: “L’autocrazia non si preoccupa delle persone, si preoccupa solo del suo potere”. Le ultime due settimane hanno portato l’Ue “a cambiamenti più profondi degli ultimi 30 anni”. Ma la “pace non scoppierà domani”, quindi serve “pazienza strategica”, che significa sostegno all’Ucraina, tempo affinché le sanzioni si facciano sentire e pensare a quello che Kallas ha definito “un nuovo ordine post-bellico”. Significa per l’Ue rafforzare la sicurezza, “trasformando la nostra posizione di deterrenza in un piano di difesa”. E quindi “l’obiettivo di spesa per la difesa del 2% del Pil deve diventare un requisito minimo assoluto” per i Paesi Nato, cosa che l’Estonia fa già da 10 anni. Rafforzare la difesa europea significa “pianificare le spese in modo saggio e coordinato” e con innovazioni tecnologiche. Bisognerà però “trovare un consenso all’interno dell’Ue sul fatto che, a volte, il modo migliore per raggiungere la pace è la volontà di usare la forza militare”. “È nel nostro interesse che l’Ucraina diventi più stabile, prospera e solidamente radicata sullo stato di diritto”. Perché l’Ucraina – ha quindi concluso – sta combattendo “non solo per se stessa ma per l’Europa”.