“Oggi il card. Kondrat Krajewski, inviato speciale di Papa Francesco, arriva in Ucraina, a Leopoli”. Lo annuncia mons. Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, rivolgendosi come ogni giorno ai suoi fedeli, nel video messaggio diffuso anche in diverse lingue da Kiev. Con l’arrivo del card. Krajewski, ha inizio la “missione umanitaria speciale in Ucraina” della Santa Sede. “Vogliamo accogliere il nostro ospite – dice l’arcivescovo maggiore di Kiev – con dignità e aiutarlo a guardare, a vedere le ferite dell’Ucraina, proprio come il Santo Padre chiede di aiutarlo a toccare le ferite di Cristo sul corpo del popolo ucraino ferito dalla guerra. Vogliamo portarlo laddove oggi la situazione è più difficile”. “Oggi l’Ucraina ancora una volta si trova in una situazione in cui milioni di persone si sono messe in moto, quando le nostre donne e i nostri bambini sono costretti a lasciare le loro case. La Chiesa è e sarà con il suo popolo. Sarà laddove è più difficile. Sarà nei luoghi in cui la nostra presenza è più richiesta, per abbracciare queste persone, per aiutarle, per alleviare le loro sofferenze dovute a questa guerra”. Come ogni giorno, anche oggi l’arcivescovo Shevchuk esprime parole di gratitudine a quanti stanno dando “sostegno reale per il nostro popolo”. “Oggi in particolare desidero ringraziare i cattolici della Moldova, soprattutto mons. Antonyj Cosha, vescovo di Chisinau, che ha organizzato un eccezionale sostegno e l’accoglienza dei nostri migranti, della gente in fuga che oggi si è trovata nelle terre della Moldova. Grazie mille, vescovo! Grazie a tutti coloro che oggi accolgono le vittime dell’aggressione russa”.