Ucraina: diocesi Vicenza, “fermare la follia di questa guerra insensata”

“Questa guerra fra Russia e Ucraina ci tocca da vicino non solo perché si svolge in Europa ma anche perché da parecchi anni molte donne ucraine e di Paesi limitrofi vivono nelle nostre case e nei nostri territori, svolgendo il lavoro umile e prezioso di badanti e governanti: persone che hanno lasciato le loro famiglie per occuparsi delle nostre e, in particolare, dei nostri anziani”.Lo scrive la Commissione della diocesi di Vicenza di Pastorale Sociale e del Lavoro, Giustizia e Pace, Cura del Creato nel suo messaggio sul conflitto in atto. “Va in particolare a loro quest’anno il nostro pensiero in occasione dell’8 marzo, festa della donna. Oltre ad un augurio a tutte le donne, soprattutto a quante vivono situazioni di disagio, violenza, discriminazione”.
Tornando alla guerra, la Commissione evidenzia che, “in qualche modo, entra direttamente dentro alle nostre case e ci chiede di non essere indifferenti, di aprirci al confronto e all’accoglienza; ci chiede di rispondere alla domanda di fondo: che futuro sogniamo per il nostro mondo? Ci sarà un futuro?”. “Di fronte alla violenza delle armi e dell’invasione da parte della Russia di Putin nei confronti dell’Ucraina è chiaro il dovere di schierarsi a favore di chi sta soffrendo. Ed è oltremodo chiara la necessità di fermare la follia di questa guerra insensata, come ha detto Papa Francesco”. Infine, la Commissione diocesana ribadisce che “occorre anche fermarsi e riflettere: questo scontro, come molti altri, ha radici profonde e responsabilità da parte di tutti i contendenti”. “Per ottenere la Pace è necessario fermare ogni violenza ma è anche doveroso costruire quotidianamente un mondo di Pace attraverso metodi e atteggiamenti pacifici e non violenti: il dialogo, il confronto, la capacità di trovare compromessi, il mettere al centro il valore non negoziabile della persona, lo sforzo di considerarsi tutti fratelli e sorelle”.

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