In tutta l’Austria, le Caritas diocesane stanno mobilitando le proprie forze e quelle di molti volontari per aiutare l’Ucraina. Raccolte e donazioni per l’acquisto di beni di prima necessità, trasporti di aiuti ai confini ucraini e accoglienza e cura dei profughi dalle aree di crisi. Il direttore della Caritas carinziana Ernst Sandriesser con i volontari della Caritas parrocchiale di Millstatt, è stato a Zywiec, una cittadina polacca vicino a Cracovia, nel fine settimana per avere un’idea della situazione nel vicino Paese ucraino insieme ai volontari polacchi e al parroco Slawomir Czulak. “Sono diventati sfollati da un giorno all’altro”, ha affermato Sandriesser in un comunicato, riferendosi alla situazione della giovane madre Alina con la sua piccola Victoria di cinque mesi e il figlio di nove anni, Daniel, e ai 100 studenti giunti stremati, da soli, a Zywiec da località sparse in tutta l’Ucraina. Don Czulak è in coordinamento quotidiano con le organizzazioni umanitarie locali, che a loro volta sono in contatto con la grande regione di Leopoli, ha spiegato Sandriesser. “Ciò che non serve in Ucraina resta in Polonia per i profughi”. È importante evitare trasporti non necessari. Nel caso di donazioni in natura, l’immagazzinamento provvisorio causa spesso problemi. Una donazione in denaro è spesso il modo più efficace per aiutare le persone, in modo che le Caritas nazionali e diocesane, con i partner locali, possano acquistare ciò che è necessario: attualmente principalmente cibo, medicine e articoli per l’igiene, ha affermato Sandriesser, che si aspetta, a breve, che arrivino i profughi: quindi Caritas cerca alloggi adatti per l’emergenza. Dovrebbero essere adatti a gruppi grandi fino a 50 persone, avere buoni collegamenti con scuole, asili nido e trasporti pubblici ed essere pronti all’uso immediato.