L’Assemblea plenaria primaverile della Conferenza episcopale tedesca (Dbk) è iniziata sotto la presidenza del vescovo del Limburgo, mons. Georg Bätzing. I lavori termineranno giovedì 10 marzo e si svolgono nei locali della foresteria della basilica dei 14 Santi a Bad Staffeilstein (Bamberga). Tra i temi previsti (abusi nella Chiesa, riforma del diritto dei lavoratori ecclesiali, cammino sinodale e assistenza alle Chiese nel mondo) si è inserito il conflitto in Ucraina. Oltre al nunzio apostolico, mons. Nikola Eterović, ospite della prima parte dei lavori, sarà anche l’arcivescovo di Mumbai, il card. Oscar Gracias. Nella conferenza stampa di apertura dei lavori, mons. Bätzing ha toccato i temi principali, ribadendo la necessità di riforme in vista della crisi di fiducia nella Chiesa in Germania: “La resistenza della Chiesa al cambiamento non regge più”. Il presidente della Dbk ha sottolineato che dopo la pubblicazione dei rapporti sugli abusi sessuali nella Chiesa tedesca, era diventato “insopportabile per non pochi cristiani cattolici” restare fedeli e l’aumento del numero di persone che lasciano la chiesa è un segnale inquietante.
Parlando dei lavori del cammino sinodale della Chiesa tedesca, Bätzing ha precisato che la Chiesa deve “andare avanti, mostrare cambiamenti”, perché l’obiettivo deve essere che le persone possano ritrovare la fiducia “nella loro chiesa, con la quale vogliono vivere, ma in cui non possono vivere bene in questo momento”. L’incontro episcopale è oscurato dalla guerra in Ucraina. Bätzing ha annunciato che i vescovi tedeschi vogliono posizionarsi con una dichiarazione chiara. Egli stesso ha condannato l’attacco della Russia come contrario al diritto internazionale: “Le persone vengono cacciate, i civili vengono cacciati. C’è un tentativo di rovesciare un governo legittimo”. Di fronte ai rifugiati dall’Ucraina, è importante mostrare il più alto livello di solidarietà in Germania. Ai lavori presenzia l’esarca apostolico per gli ucraini, mons. Bohdan Dzyurakh, che è membro della Dbk.