Quella che doveva essere una vacanza in Polonia, programmata tra luoghi sacri cari a Giovanni Paolo II e memoria storica (Cracovia, Częstochowa, Auschwitz), si è trasformata in una improvvisata missione a favore dei profughi ucraini al confine tra i due Paesi, andata in porto ieri pomeriggio. A stravolgere i piani del cesenate Andrea “Andrew” Casadei è stata la crisi umanitaria seguita all’invasione russa dell’Ucraina. A raccontarla è il Corriere Cesenate, dove si può leggere la testimonianza integrale.
“Non potevamo certo restare indifferenti – spiega al telefono Casadei, responsabile dei centri di accoglienza della Caritas di Cesena-Sarsina –. Prima di partire, d’accordo con il direttore della Caritas, ho raccolto con l’amico polacco Jacek una quindicina di pacchi da consegnare alla Caritas polacca. Da alcuni medici cesenati, tra cui la dottoressa Federica Fabbri, abbiamo preso beni di primo soccorso, come bende e garze. Abbiamo aggiunto prodotti per l’igiene personale e vestiti per i bambini. Ho ritirato poi alcuni scatoloni già pronti dalla Caritas di Sant’Egidio e da quella di Gambettola, molto attiva su questo fronte, riempiendo all’inverosimile la Skoda Superb di Jacek”.