Due donne e tre ragazzi davanti alla porta della Caritas. Una donna ucraina che abita a San Benedetto e 4 persone fuggite dalla guerra. La signora racconta di averli ospitati nel suo piccolo appartamento, ma chiede un sostegno per il cibo e tutto il resto. Questo uno degli aiuti offerti dalla Caritas di San Benedetto del Tronto, che provvede ai pasti. “Ora per quanto riguarda l’accoglienza è importante il raccordo con le istituzioni, la prefettura, la Asl in quanto è obbligatoria la registrazione di ogni singolo cittadino ucraino proveniente dai territori bellici, lo screening sanitario, e il rilascio della certificazione idonea ad ottenere l’assistenza sanitaria”, informa la Caritas.
La Caritas diocesana, su indicazione di Caritas italiana, ha deciso di non promuovere direttamente raccolte di beni, che sarebbero difficili da gestire dal punto di vista logistico, ma su mandato del vescovo, organizza una raccolta fondi a sostegno delle Caritas ucraine e delle Caritas dei Paesi confinanti, ma anche di quanti saranno ospitati nei nostri Paesi. La tradizionale raccolta Caritas che si fa nelle Chiese, nel tempo di quaresima, sarà destinata a questo scopo. Ogni parroco deciderà tempi e modi. È possibile partecipare alla campagna di raccolta fondi anche con donazioni indirizzate a Caritas diocesana San Benedetto del Tronto.
Previsto anche un appuntamento di preghiera presieduta dal vescovo diocesano, mons. Carlo Bresciani, nella cattedrale Santa Maria della Marina, giovedì 10 marzo, alle 21.