L’8 marzo del Coordinamento Donne Acli assume, quest’anno, una valenza internazionale e lancia un messaggio chiaro: “Non possiamo distogliere lo sguardo da quanto sta accadendo nel resto del mondo”. L’associazione, infatti, ha scelto di celebrare questa ricorrenza con un evento sulle donne afghane, che si è tenuto il 4 marzo scorso. “Abbiamo commissionato un dipinto all’artista Serena Battisti, per ricordare il buio e il silenzio in cui sono tenute le donne in quel Paese ma naturalmente non può mancare un pensiero per le donne ucraine – ha dichiarato la responsabile Coordinamento Donne Acli, Chiara Volpato -. Noi, con tutte le Acli, siamo accanto alle sofferenze dei popoli che subiscono la tragedia della guerra. Le donne possono davvero essere portatrici di pace, perché danno la vita. Siamo pronte a sostenere l’accoglienza di tutte le donne e gli uomini che scappano dai conflitti, da Paesi in cui i loro diritti sono calpestati: questo 8 marzo non possiamo esimerci dal dedicarlo alle donne coraggiose, che si mettono in gioco per la salvezza delle loro famiglie, dei loro figli, del loro Paese. Sebbene possiamo dirci certamente più fortunate, le discriminazioni persistono tuttora nel nostro paese. Dal mondo del lavoro, a quello dello sport, della cultura, della politica, siamo sempre considerate cittadine di serie B, o una “minoranza” da tutelare, sebbene rappresentiamo più della metà della popolazione. Occorre promuovere il cambiamento culturale nelle nuove generazioni, che le Acli cercano di perseguire attraverso progetti appositi di servizio civile, attività formative nelle scuole, convegni sul tema del lavoro femminile: tutto serve, affinché si giunga al più presto a una reale parità e ad una piena esigibilità dei diritti che abbiamo conquistato nel tempo”.