“Che c’è d’allegro in questo maledetto paese? I Promessi Sposi romanzo della misericordia”. Si intitola così l’iniziativa promossa dalla diocesi di Roma per vivere il cammino quaresimale, che vedrà protagonista Franco Nembrini, professore e saggista; l’introduzione di ogni serata sarà affidata a don Fabio Rosini, direttore del Servizio diocesano per le vocazioni, mentre le conclusioni al cardinale vicario Angelo De Donatis. Gli appuntamenti – informa il Vicariato di Roma – si terranno ogni mercoledì, a cominciare dal 9 marzo, dalle 19 alle 20.15; saranno trasmessi in diretta su Telepace e in streaming sulla pagina Facebook della diocesi. La notte insonne dell’Innominato dopo l’incontro con Lucia – al capitolo XXI dei Promessi Sposi – dà il titolo, e racconta in qualche modo il senso dell’iniziativa promossa dalla diocesi di Roma per la Quaresima: ogni mercoledì, a cominciare dal 9 marzo, la basilica di San Giovanni in Laterano, dalle 19 alle 20.15, ospiterà cinque incontri dedicati al capolavoro di Alessandro Manzoni per vivere insieme il cammino quaresimale. “In questo anno di pandemia ho riletto il romanzo – spiega Nembrini – e ho trovato analogie sorprendenti con quello che abbiamo vissuto e stiamo vivendo. I ragazzi stanno pagando un prezzo altissimo fatto di solitudine e di frustrazione, dovuto alla mancanza di adulti e di maestri di riferimento, al crollo di una scuola che non sta più in piedi, a causa della pandemia. Ci sembrava quindi giusto indirizzarci ai giovani, proporre una iniziativa quaresimale soprattutto per loro”. Durante ogni serata verrà proiettato anche un breve filmato, per accompagnare la riflessione relativa a diversi personaggi e brani del romanzo. Il primo incontro sarà dedicato a fra Cristoforo e anche, in parte, al confronto con don Abbondio. “Affronteremo il tema dell’omicidio e poi del perdono, con quel pane del perdono che il frate porterà con sé tutta la vita – anticipa Nembrini – e che poi, alla fine, consegnerà a Renzo e a Lucia affinché a loro volta lo consegnino ai loro figli. Fra Cristoforo spiega che dovranno insegnare ai loro figli a perdonare sempre tutto e tutti. Sono due sposi che finalmente realizzano il loro sogno e si assumono la responsabilità delle nuove generazioni”. Il perdono verso gli altri e verso se stessi sarà presente in tutte le serate. Si parlerà, naturalmente, dell’Innominato, e di quella frase di Lucia che scuote la sua anima, “Dio perdona tante cose per un’opera di misericordia”. Ma anche di Renzo, “il cui dilemma è se perdonare o meno chi gli ha buttato all’aria la vita – spiega il professore –; lui a più riprese cede a una tentazione di vendetta e di violenza, fin quasi alla fine del romanzo, quando accetta la sfida di fra Cristoforo di perdonare chi gli ha rovinato la vita e fatto del male”. Anche all’ultima parte del romanzo, quella ambientata nel Lazzaretto, sarà dedicata una serata, quella conclusiva. “La Provvidenza, come la chiama Manzoni, è l’intervento nella storia degli uomini di Dio come misericordia”, riflette Nembrini: “Nel Lazzaretto tutti si incontrano uniti nella stessa vicenda dolorosa, il male della storia, che diventa un punto di rilancio per vivere nella misericordia. Tutta la storia del romanzo si rivela in quelle ultime pagine come un romanzo di misericordia. Sarà bellissimo rileggere le parole di padre Felice, che durante la Messa, benedice coloro che si sono salvati”. La partecipazione agli incontri è libera e gratuita, e consentita fino ad esaurimento dei posti disponibili, dopo essersi sottoposti ai consueti controlli di sicurezza. Gli incontri saranno trasmessi in diretta su Telepace (canale 73 e 214 in hd) e in streaming sulla pagina Facebook della diocesi di Roma.