In seguito alla sentenza con cui Gustavo Zanchetta, 57 anni, vescovo emerito della diocesi di Nueva Orán, è stato condannato dal tribunale di Salta a 4 anni e mezzo per abusi sessuali contro due seminaristi, la Conferenza episcopale argentina (Cea), in una nota, esprime “vicinanza alle vittime” e “una forte e sincera richiesta di perdono da parte di tutta la Chiesa”.
Prosegue il comunicato, firmato dal presidente della Cea, mons. Oscar Ojea, vescovo di San Isidro, e da mons. Alberto Bochatey, segretario generale della Cea e vescovo ausiliare di La Plata: “Questi eventi dolorosi ci rinnovano nel compito risoluto e urgente di sradicare questo tipo di comportamento abusivo e continuare a lavorare pienamente per l’attuazione delle misure che la Santa Sede ha chiesto alle diocesi in tutto il mondo, nella ricerca della verità e della giustizia. Chiediamo alla Vergine Maria di consolare l’immenso dolore delle vittime e delle loro famiglie”.
Sulla vicenda giudiziaria si è pronunciato anche mons. Luis Antonio Scozzina, vescovo di Nueva Orán: “Rinnovo la mia solidarietà e vicinanza alle vittime e a tutti coloro che si sono sentiti colpiti durante l’intero processo giudiziario. Insieme alla richiesta di perdono alle vittime e ai seminaristi, voglio chiamare la comunità diocesana a una sincera riconciliazione, di fronte alle ferite provocate da gesti e atteggiamenti di autoritarismo e abuso di potere”.