“Porto a tutti gli ucraini presenti la solidarietà e vicinanza di Papa Francesco. In questi giorni il suo cuore e le sue preghiere sono rivolte alla vostra amatissima patria. Il sangue dei vostri cari grida come quello di Abele verso il Paradiso. Oggi siamo tutti ucraini”. Con queste parole il nunzio apostolico in Gran Bretagna, l’arcivescovo Claudio Gugerotti, si è rivolto alle migliaia di ucraini riuniti in piazza Trafalgar Square a Londra per manifestare contro l’aggressione russa dell’Ucraina. In piazza con lui anche il vescovo Kenneth Nowakowski, eparca della comunità greco-cattolica ucraina del Regno Unito e responsabile della cattedrale della Sacra Famiglia a Londra, con cui il nunzio ha pregato in ucraino, e altri leader religiosi e rappresentanti delle più importanti organizzazioni ucraine del Regno Unito. “Preghiamo ferventemente Dio di convertire coloro che vogliono la guerra. Non possiamo pensare che nel 2022 gli esseri umani possano essere distrutti come ai tempi delle caverne”.
I manifestanti – ne erano attesi quindicimila in arrivo da tutta l’Inghilterra – hanno cantato l’inno nazionale ucraino e portavano dei cartelli con le scritte “Putin uccide”, “Putin è colpevole di crimini di guerra” e anche uno striscione che diceva: “Quando l’ultimo soldato ucraino sarà morto, Putin si dirigerà verso di voi, signore e signori”. Nella più importante piazza londinese sono arrivati, da diverse città inglesi, membri di “Euro-Maidan”, l’associazione che nel 2013 protestò contro l’allora presidente in carica V. Janukovič che decise di non sottoscrivere il trattato di associazione politica ed economica con l’Ue, orientando il Paese in senso filorusso, dell’“Associazione degli ucraini in Gran Bretagna”, dell’“Organizzazione delle donne ucraine nel Regno Unito” e della Chiesa greco cattolico ucraina e delle Chiese ortodosse ucraine del Regno Unito dove vivono circa settantamila cittadini ucraini.