Ucraina: von der Leyen, “pronti ad ulteriori misure severe se Putin non si ferma”. Blinken, “la guerra potrebbe non finire presto”

(Photo SIR/European Commission)

“Sappiamo che questo conflitto è tutt’altro che finito ma siamo pronti a prendere ulteriori misure severe se Putin non si ferma e inverte la guerra che ha scatenato. Siamo determinati, siamo uniti”. Così Ursula von der Leyen oggi accanto al segretario di Stato americano Blinken dopo il vertice straordinario del Consiglio Affari esteri Ue. La determinazione è quella di “far pagare a Putin un prezzo per la sua guerra”. Già pesanti le conseguenze economiche e finanziare. Inoltre “il presidente Putin è sempre più isolato nella comunità mondiale”, ha continuato von der Leyen riferendosi al fatto che solo 4 Paesi (Bielorussia, Corea del Nord, Siria ed Eritrea) non hanno votato la risoluzione all’Onu. Eppure “l’esercito di Putin va avanti” e intensifica gli attacchi. “La portata della catastrofe umanitaria, in Ucraina, ci preoccupa davvero”, in una misura che “non si vedeva dai giorni più bui del secolo scorso”. Ma l’Ue “non risparmia sforzi”: 500 milioni di euro di aiuti umanitari e altri ne arriveranno, centri di protezione civile in Polonia, Slovacchia e Romania, sforzi per allestire corridoi umanitari perché gli aiuti raggiungano tutte le parti dell’Ucraina e i civili possano fuggire dalle città assediate. E infine l’attivazione della direttiva sulla protezione temporanea per aprire i diritti ai rifugiati a vivere e lavorare nell’Unione europea per almeno un anno. “Il centro della questione sono le vite di centinaia e migliaia di individui e di tragedie umane inflitte da Vladimir Putin e dalla sua scelta di guerra sull’Ucraina”, ha detto il segretario Blinken. “Potrebbe non finire presto la guerra, ma dobbiamo restare insieme”.

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