La guerra tra Russia e Ucraina “può andare avanti all’infinito nella serie di ritorsioni che è in grado di provocare. Dobbiamo sperare che i tentativi di colloqui e di trattative vadano a buon esito”. Lo ha affermato ieri sera il vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, mons. Mariano Crociata, durante la veglia di preghiera per la pace in Ucraina che ha presieduto nella cattedrale di San Marco. Al momento di preghiera e riflessione, organizzato dalla Consulta diocesana per le Aggregazioni laicali, hanno partecipato anche il sacerdote ortodosso che segue i fedeli romeni della zona pontina e persone di nazionalità ucraina per vari motivi presenti a Latina.
Nell’omelia, mons. Crociata, ha ricordato che in questa guerra “è nostro compito dare cuore e voce all’esigenza di trovarla, la pace, al bisogno di porre fine alla violenza fratricida”. Dopo aver tratteggiato, attraverso le figure bibliche di Giacobbe ed Esaù, il conflitto tra fratelli, ha ricordato: “Ci vogliono mente e cuore capaci di rinnovarsi, non bloccati nel voler rimanere impassibili e ostinati, per prendere una risoluzione coraggiosa che porti a compiere i gesti necessari di remissione e di abbandono di ogni intenzione di male”.