“Siamo estremamente preoccupati per l’impatto che il conflitto sta avendo sulla popolazione civile, in particolare sulle donne e i bambini in fuga. Proprio a loro infatti stiamo rivolgendo la nostra attività di supporto, sia in Italia, sia in Europa grazie alla rete di ActionAid”. Lo afferma Marco De Ponte, segretario generale di ActionAid Italia, spiegando che “stiamo lavorando per garantire che i bisogni di tutte le persone che scappano dal conflitto in Ucraina siano soddisfatti e che tutti ricevano uguale sostegno e protezione”. “Tutti coloro che fuggono dalla guerra – ammonisce – hanno lo stesso diritto a un passaggio sicuro ai sensi della Convenzione delle Nazioni Unite e sollecitiamo tutti i Paesi coinvolti a rispettare il diritto internazionale e i principi umanitari”.
Per ActionAid, “siamo di fronte alla più grande crisi di rifugiati in Europa degli ultimi decenni, 7 milioni di persone potrebbero fuggire dall’Ucraina nelle prossime settimane”. “A tutte loro – evidenzia l’organizzazione – va garantita protezione e accesso al sostegno umanitario. Attraverso la collaborazione con organizzazioni partner locali, nei Paesi confinanti con l’Ucraina, ActionAid sta organizzando la fornitura di aiuti umanitari immediati e creazione di spazi sicuri per prevenire episodi di violenza di genere e fornire supporto psicosociale, soprattutto verso donne e bambini”.
ActionAid è al lavoro anche per le persone ucraine presenti in Italia. Sono oltre 230.000 quelle che vivono e lavorano nel nostro Paese. Per la maggior parte sono donne che hanno dovuto lasciare le loro famiglie per cercare un lavoro migliore e ora hanno perso un loro caro o non sanno come aiutarli. “Stiamo intervenendo a Napoli, in Puglia e Calabria – spiega l’organizzazione – dove lavoriamo a stretto contatto con le comunità ucraine, per dare loro tutto il supporto necessario, aiutandole ad accogliere le loro famiglie o chi ne ha bisogno e fornendo loro i beni necessari per vivere, oltre che aiuto legale e psicologico”.