La Caritas di Forlì-Bertinoro, impegnata nell’emergenza Ucraina attraverso la rete ecclesiale delle parrocchie, istituti religiosi, famiglie e associazioni collegate, coordina nel territorio diocesano una rete d’accoglienza diffusa di circa 70 posti disponibili.
Inoltre nel mese di aprile, grazie alla collaborazione e disponibilità della comunità delle Clarisse Urbaniste, verrà promossa un’ulteriore accoglienza per le persone ucraine, in particolare per donne con figli, di ulteriori 25 posti, nel monastero del Corpus Domini di piazza Ordelaffi. Il complesso del monastero, che fu chiuso lo scorso 11 ottobre, ritroverà, almeno per una parte di esso, funzionalità nell’accoglienza residenziale delle persone in fuga dalla guerra. La Caritas desidera che “questo segno di testimonianza e comunione possa favorire concretamente l’inclusione nel cuore della città”. “L’integrazione sarà autentica se si riuscirà a mantenere la cura delle relazioni e l’attenzione popolare e solidale che in questi giorni ha mosso le tante iniziative di aiuti che si sono avviate. Valorizzando quell’esperienza di prossimità e fraternità generativa, che con fatica e impegno, occorre ogni giorno ricostruire affinchè si possa realizzare sempre la pratica del bene comune e della Pace per tutti”. Il vescovo Livio Corazza ringrazia le sorelle clarisse per la disponibilità nell’aver messo a disposizione, gratuitamente, il monastero del Corpus Domini, come ringrazia i parroci, tutte le comunità, parrocchiali e religiose, e tutte le famiglie che “si sono rese concretamente accoglienti verso i profughi”.