Dal primo aprile nuove regole per la celebrazione della Messa: abolito il “distanziamento sociale” tra i fedeli, torna la capienza piena nelle chiese ma rimangono in vigore molte precauzioni introdotte negli ultimi due anni. Prendendo atto del rallentamento della pandemia, la Congregazione della Disciplina dei Sacramenti, in data 25 marzo, ha esortato i Vescovi a fornire indicazioni per l’accesso ai luoghi di culto. Di ieri, 29 marzo, il Decreto del Vicario Generale della Diocesi di Milano, mons. Franco Agnesi, che entrerà in vigore a partire da venerdì. Decade quindi l’obbligo di distanza interpersonale di un metro (che resta però per i membri delle corali) ma rimane quello di evitare assembramenti, in particolar modo in fase di entrata e di uscita e per i fedeli che seguono le celebrazioni in piedi. L’accesso nelle chiese continuerà a essere possibile solo con la mascherina, meglio se FFP2 e FFP3, e dopo accurata igienizzazione delle mani all’ingresso. Restano ancora vuote le acquasantiere e non cambiano le regole per il momento dello “scambio della pace”: la stretta di mano andrà ancora evitata, si consiglia in alternativa di incrociare lo sguardo e/o accennare un inchino. Una nota aggiuntiva del Decreto è dedicata alle celebrazioni della Settimana Autentica, o Settimana Santa. La Domenica delle Palme la processione degli ulivi potrà, dopo una sospensione di due anni, percorrere le vie pubbliche con la partecipazione del popolo; i fedeli però indosseranno la mascherina anche se il percorso sarà interamente all’aperto. Il Venerdì Santo, la Celebrazione della Passione si svolgerà in tutte le sue parti, l’unica limitazione riguarderà l’atto di adorazione della Croce: solo a chi presiederà la celebrazione sarà consentito il bacio del crocefisso.