Il “Giardino Laudato sì” al monastero di Siloe è realtà. E nasce sotto lo sguardo paterno di san Giuseppe. Circa 150 persone hanno partecipato, nei giorni scorsi, alla passeggiata che ha inaugurato l’itinerario naturalistico di circa 4 chilometri tra le colline che circondano il monastero di Poggi del Sasso e che la comunità monastica, attingendo alla tradizione cistercense, hanno bonificato nel corso di 26 anni di lavoro.
Oggi l’area di circa 30 ettari, fatta di colline, uliveti e bosco, è davvero un giardino in cui l’uomo e la natura hanno fatto pace. Ed è un percorso anche per lo spirito, perché i monaci – recuperando gli antichi sentieri – hanno progettato e realizzato un itinerario di media difficoltà, da percorrere a piedi, con alcuni punti sosta (sono già quattro quelli realizzati), ideali sia per singoli che per gruppi che vogliono vivere una giornata di “deserto”, staccando dalla frenesia del quotidiano per ritagliarsi un tempo da dedicare all’ascolto di Dio e del proprio cuore.
Dopo la scopritura della targa che segna l’inizio del percorso, i pellegrini, insieme ai monaci e a mons. Rodolfo Cetoloni, vescovo emerito di Grosseto che ha presieduto il pomeriggio di cammino e preghiera (il vescovo era impegnato nel capoluogo), si sono messi “in viaggio” non solo tra i sentieri battuti dai piedi, ma anche in quelli interiori. Aiutati dalla lettura di passi tratti dalla “Patris corde”, la lettera apostolica di Papa Francesco dedicata a san Giuseppe, i pellegrini nell’arco di due ore hanno raggiunto la collinetta su cui, all’interno di un vecchio annesso in pietra, è stato ricavato il punto sosta dedicato proprio allo Sposo di Maria. Qui, all’aperto, sono stati cantati i Vespri ed è stato letto il Vangelo di Matteo che narra il sogno di Giuseppe. Al termine il vescovo emerito ha benedetto un’immagine Giuseppe, donata ai monaci.