“Quelli che dovevano essere anni per guardare al futuro, nelle ultime settimane si sono trasformate in un triste ritorno al passato. Non solo della Chiesa greco-cattolica ucraina, ma dell’Europa e del mondo intero cui sembra non aver imparato dalla storia anche recente l’orrore causato dalla devastazione della guerra, la follia cieca e distruttrice delle armi”. Lo ha detto il card. Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, aprendo questo pomeriggio a Roma un incontro su “Il ruolo della Chiesa greco-cattolica ucraina nel contesto della guerra” in collegamento on line con l’arcivescovo maggiore di Kiev, Sviatoslav Shevchuk. “In queste settimane anche Papa Francesco si è fatto voce di coloro che soffrono, denunciando l’aggressione e l’invasione e chiedendo non solo per l’oggi ma anche per il prossimo futuro la fattiva solidarietà delle comunità cristiane e del mondo intero per tutti coloro che sono vittime di questo conflitto, lasciati nell’indigenza, sotto le bombe o costretti a partire per mettere in salvo la propria famiglia”. Il cardinale ha quindi auspicato che si arrivi presto ad “una pace – ha detto – fatta di cessazione dell’uso delle armi, di rispetto della giustizia e del diritto internazionale, di progressiva guarigione delle ferite e anche della riconciliazione”.