“I giornalisti stanno vivendo, forse più di altre categorie, una crisi difficile, dalla quale non sarà facile rialzarsi. In un periodo nel quale assistiamo alla scomparsa dei giornali, soprattutto dei quotidiani, celebriamo il 40° anniversario del settimanale cattolico della nostra diocesi, ‘Cammino’, che esprime la capacità di rinnovarsi nel servizio della verità, nel sostegno alla missione evangelizzatrice della Chiesa e nel confronto con i segni dei tempi”. Lo ha affermato l’arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto, che ha benedetto oggi una sacra immagine di Gesù posizionata nei locali della nuova redazione del settimanale Cammino. Locali messi a disposizione dalla diocesi che ospiteranno, oltre alla redazione, anche la sede provinciale dell’Ucsi. Lomanto ha sottolineato la laicità per la missione evangelizzatrice, una dimensione fondamentale per il servizio alla verità. Ed ha richiamato le parole del Santo Padre nel messaggio per la 55ª Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali sul “rischio di un appiattimento in ‘giornali fotocopia’ o in notiziari tv e radio e siti web sostanzialmente uguali, dove il genere dell’inchiesta e del reportage perdono spazio e qualità a vantaggio di una informazione preconfezionata, ‘di palazzo’, autoreferenziale, che sempre meno riesce a intercettare la verità delle cose e la vita concreta delle persone, e non sa più cogliere né i fenomeni sociali più gravi né le energie positive che si sprigionano dalla base della società”.
All’inaugurazione dei locali era presente il presidente nazionale della Federazione italiana settimanali cattolici, Mauro Ungaro: “L’augurio al ‘Cammino’ è di saper ancora ascoltare facendo emergere, come ha fatto in questi primi 40 anni, tante storie di quotidiana speranza che hanno come protagonisti gli uomini e le donne che vivono nel nostro territorio perché la loro testimonianza divenga davvero esperienza condivisa e narrazione sinodale”. “Il territorio – ha precisato il presidente della Fisc – non rappresenta solo ciò di cui ci occupiamo ma coloro a cui ci rivolgiamo, che ascoltiamo e di cui parliamo: le persone che lo abitano e lo costituiscono, la generazione presente, quelle passate e quelle future. È stato scritto che la Chiesa sta in terra come una pianta con radici ben solide, legate al paese ed alle città ma è sempre in mare aperto per evangelizzare nuovi territori e terre sconosciute. Il legame con il territorio, quindi, non è un ostacolo né un invito al campanilismo ma il trampolino di slancio per aprirsi ulteriormente all’altro”.
“In quest’anno – ha annunciato il direttore del ‘Cammino’, Orazio Mezzio – cureremo la digitalizzazione dell’archivio editoriale e fotografico, per metterlo a disposizione del patrimonio culturale della città”. Un modo per non disperdere la memoria collettiva. “Siamo passati al web ma continuiamo ad uscire in edizione cartacea. La linea editoriale resta sempre quella di contribuire al dibattito fra le persone, soprattutto oggi che ci troviamo a vivere in una dimensione dove non sappiamo quale futuro ci attende”, ha concluso Mezzio.