“Gioia e speranza” sono i sentimenti con cui mons. Miguel Cabrejos, presidente del Consiglio episcopale latinoamericano (Celam) e arcivescovo di Trujillo (Perù), ha ricevuto la costituzione apostolica Praedicate Evangelium, attraverso la quale viene riformata la Curia romana. “Il Santo Padre – sostiene l’arcivescovo in un editoriale per ‘Prensa Celam’ – completa e approfondisce il processo di riforma che ha intrapreso fin dalla prima ora della sua elezione a successore di Pietro, sottolineando così che la conversione missionaria è destinata a rinnovare la Chiesa, a immagine della stessa missione d’amore di Cristo”.
Il presidente del Celam fa notare che nel documento esiste “il riferimento implicito alla Conferenza di Aparecida, all’esortazione apostolica Evangelii gaudium e, più recentemente, al motto della nostra prima Assemblea ecclesiale dell’America Latina e dei Caraibi, quando si afferma che ogni cristiano, in virtù del battesimo è discepolo-missionario, nella misura in cui ha trovato l’amore di Dio in Cristo Gesù”.
Secondo mons. Cabrejos, “la riforma della Curia romana si colloca anche nel contesto della missionarietà della Chiesa”. Tale processo “sarà reale e possibile solo se scaturisce da una riforma interna, con la quale facciamo nostro il paradigma della spiritualità del Concilio, espresso dall’antica storia del Buon Samaritano”.
Il Celam, dal canto suo si appresta a studiare e a far proprio il nuovo documento, “con la certezza che la riforma non è fine a sé stessa, ma un mezzo per dare una forte testimonianza cristiana, favorire una più efficace evangelizzazione, promuovere uno spirito ecumenico più profondo, per promuovere un dialogo più costruttivo con tutti”.