Si allarga la “protesta” delle Chiese ortodosse per la posizione del Patriarca di Mosca Kirill, riguardo alla guerra in Ucraina. A prendere la parola questa volta è il Metropolita di Fanari Agathanghelos, Direttore Generale dell’Apostoliki Diakonia della Chiesa Ortodossa di Grecia, che ha inviato una Lettera Aperta al Patriarca Kirill, pubblicata lo scorso 18 marzo su vari siti greci. “Aspettavamo che Lei dicesse al mondo intero – scrive il metropolita – come il Vangelo troverà posto in questa prova senza precedenti di popoli feriti; come saprà unire le parti divise, facendoci capire cosa significa morire e rinascere ogni giorno in Cristo, predicare la grande gioia della Pasqua, e dispiegare la potenza della Risurrezione”. E aggiunge: “Un’ortodossia che, nella circostanza del dolore e della morte di migliaia di persone in guerra (ortodossi contro ortodossi), tiene un discorso che si esaurisce nella tentazione della comunicativa politica con lo scopo principale di non assumere o di minimizzare le proprie responsabilità, o di voler imporre il proprio potere, deve riflettere, nel suo insieme, come Chiesa (clero e popolo), sull’autenticità della sua autocoscienza ecclesiale e sulla sua verità”.