La diocesi di Lucca ha diffuso oggi una lunga “Nota sull’accoglienza dei profughi ucraini”, a partire dal fatto che “l’impegno della diocesi in questa fase è anche quello di individuare modalità di coinvolgimento e socializzazione dei profughi ucraini giunti sul nostro territorio”. Un primo momento, “simbolico ma molto sentito dalla locale comunità ucraina”, è fissato per martedì 29 marzo alle 21 nella cattedrale di Lucca. Si intitola “Insieme per la pace” e “si ritroveranno la comunità ucraina che da anni vive a Lucca, le famiglie accolte in queste settimane e che sono fuggite dalla guerra, e le varie persone che stanno accogliendo questi profughi sul nostro territorio”. All’incontro, aperto a tutti, prenderà parte anche l’arcivescovo Paolo Giulietti. Dopo un momento di ascolto di testimonianze ed esperienze, si terrà una veglia di preghiera per la pace.
La nota prosegue: “Quanto riesce a fare la diocesi nell’accoglienza dei profughi ucraini, continua anche grazie alla preziosa generosità e collaborazione di tanti semplici cittadini, volontari, parroci e religiosi. Sono 160 i profughi accolti ad oggi in strutture diocesane o che privati hanno messo a disposizione della diocesi (territorialmente così suddivisi: Versilia 58, Piana di Lucca 98, Valle del Serchio 4); lo sforzo ricade sulle spalle di persone di buona volontà cui la diocesi rivolge un caloroso ringraziamento. Ci sono 270 soggetti privati che hanno messo a disposizione, in via temporanea e gratuitamente, propri appartamenti e case per dare un tetto e un letto a piccoli nuclei familiari”. Al momento è stato scelto di non attivare le coabitazioni con le famiglie ospitanti, proposte da alcuni dei 270, se non in casi particolari.
“L’appello lanciato la scorsa settimana per una raccolta di beni di prima necessità, dentro sacchi o scatole su cui scrivere sopra ‘Ucraina’, da portare nei Centri di ascolto della Caritas ha avuto un notevolissimo riscontro di generosità. Tanto che oggi la Caritas diocesana ringrazia e chiede di limitare le donazioni solo a quanto segue: generi alimentari a lunga conservazione; assorbenti igienici femminili; pannolini neonato; prodotti per l’igiene personale; scarpe nuove adulto e bambino (soprattutto calzature femminili per adulto); pantofole nuove; biancheria intima nuova”.