“Oscar Romero è stato un vescovo che ha amato nei fatti e nella verità, che ha realizzato quanto scrive S. Giovanni nella sua lettera: come il Signore ha donato la sua vita per noi, così anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli”. Così il vescovo di Lamezia Terme, mons. Giuseppe Schillaci, che ieri in Cattedrale ha presieduto la veglia di preghiera per i missionari martiri, nel giorno dedicato alla loro memoria. All’inizio della celebrazione, il direttore dell’ufficio missionario diocesano, don Antonio Costantino, ha spiegato il senso della giornata “che ricorda l’uccisione dell’arcivescovo di San Salvador, Oscar Romero, assassinato il 24 marzo 1980 mentre stava celebrando l’Eucaristia. La sua figura rappresenta tutti gli umili servitori della Parola di Dio che, nel silenzio del loro servizio ai poveri e agli emarginati di ogni continente, hanno perso la vita in circostanze violente”. “Oscar Romero – ha aggiunto mons. Schillaci – si è configurato all’immagine del Buon Pastore, che non ha altra preoccupazione se non la vita delle pecore. Il Buon Pastore dà la vita con larghezza d’animo, includendo tutti. L’orrore della guerra che stiamo vivendo in queste settimane è frutto di una mentalità che esclude, che divide. Essere discepoli di Gesù comporta avere un cuore grande, che include tutti, che ama fino al dono della vita. Mons. Romero e i martiri ci aiutino con il loro esempio, in questo cammino sinodale, ad ascoltare la Parola che ama tutti, senza escludere nessuno, di un amore generoso e gratuito”. Alla liturgia erano presenti i diversi gruppi missionari presenti in diocesi.