Secondo Save the children le adozioni non dovrebbero aver luogo durante o subito dopo un’emergenza, perché hanno bisogno di valutazioni accurate per garantire la protezione dei minori coinvolti, a causa dei rischi del traffico di esseri umani: è la posizione espressa oggi Pete Walsh, di Save the children, durante una conferenza stampa on line da Leopoli, in Ucraina, per aggiornare sulla situazione dei bambini e sul previsto ampliamento dell’intervento umanitario in Ucraina. Walsh ha ricordato gli oltre 1 milione e mezzo di bambini in fuga dall’Ucraina ma non è in grado di fornire cifre sul numero dei minori non accompagnati ucraini. Sono invece “almeno 100 i bambini uccisi durante il conflitto – ha detto – e almeno 450 scuole o collegi sono stati danneggiati, 72 completamente distrutti. La scuola deve essere un luogo sicuro per i bambini”. A questo proposito Save the children sta creando dei “safe learning space”, degli spazi sicuri, anche on line, dove i bambini possono continuare gli studi, in collaborazione con genitori e insegnanti. L’organizzazione ha anche intenzione di ampliare l’intervento umanitario “investendo sulla forza lavoro locale, con un centinaio di posizioni aperte”.