Ucraina: Gisotti, “ogni giorno di guerra in più è una sconfitta per l’umanità”

“Un mese è un tempo breve, eppure questi giorni densi di dolore, sofferenza e angoscia, sembrano lunghi un secolo perché ad un secolo, quello scorso, ci hanno drammaticamente riportato con il profilarsi di una nuova guerra fredda, addirittura con la paura di una terza guerra mondiale”. Così Alessandro Gisotti, vicedirettore editoriale dei media vaticani, in un editoriale pubblicato oggi sull’Osservatore Romano traccia un bilancio sul primo mese di guerra in Ucraina. “In pochi, va riconosciuto, credevano veramente che Vladimir Putin avrebbe dato l’ordine di attaccare, tanto sembrava assurdo, folle — anche per gli interessi del popolo russo — scatenare una guerra nel cuore dell’Europa per di più in una fase storica in cui, a causa della pandemia da covid-19, l’umanità fa fatica a rimettersi stabilmente in piedi”, argomenta Gisotti: “Appare ormai evidente che chi ha voluto questa guerra sconsiderata e ingiustificata non pensava di trovare un’opposizione così ostinata del popolo ucraino a cui l’Europa, e non solo, guarda con ammirazione per la forza che sta dimostrando nel difendere la propria libertà. Chi ha riportato di nuovo l’orrore della guerra nel Vecchio Continente, riteneva probabilmente che in pochi giorni la ‘questione’ sarebbe stata risolta. Ha ignorato così, ancora una volta, la lezione della storia che tragicamente ci ricorda — anche per le cosiddette super potenze — che una volta iniziata una guerra non si sa mai quando (e come) andrà a finire. L’unica certezza è che la vita delle persone è sconvolta per sempre”. Di qui l’attualità e l’urgenza dei “tanti accorati appelli” del Papa “contro questo conflitto falsamente pensato come ‘un’operazione militare speciale'”: “Nella prospettiva di chi fa la guerra, Kiev, Mariupol, Kharkiv sono solo obiettivi da raggiungere, tessere di un puzzle da comporre per ottenere la ‘vittoria finale’. Ma questo non è Risiko, non è un videogame. La gente è morta davvero in questo mese che ha cambiato la storia e continua a morire ogni giorno, anzi ogni ora, in queste città martiri dell’Ucraina. La vita concreta delle persone, la vita delle famiglie, dei padri, delle madri, dei loro bambini è stata stravolta per sempre”.  “Ogni giorno di guerra in più è una sconfitta per l’umanità, in Ucraina come nello Yemen, in Siria come in Somalia e in ogni altro angolo del pianeta dove la gente soffre a causa di questo abominio”, la conclusione dell’editoriale: “Una sconfitta a cui Papa Francesco — con le parole, con i gesti e soprattutto con la preghiera — ci chiede di non abituarci incoraggiandoci a costruire, con pazienza e coraggio, un futuro di pace e di speranza”.

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