Dopo due anni di eventi esclusivamente online, a causa della pandemia, ritorna in Romania la Marcia per la vita, in occasione della Giornata per la vita celebrata tradizionalmente il 25 marzo. Arrivata alla dodicesima edizione, la marcia avrà il tema “Uguaglianza, equità e sostegno, dal primo istante e per tutta la vita”: “un invito – spiegano gli organizzatori in un comunicato – a riflettere sulle pari opportunità delle donne incinte che si trovano in vari situazioni difficili e sulle pari opportunità dei loro bambini non nati”. All’evento, organizzato sabato 26 marzo a Bucarest, Iași, Timișoara, Oradea, Cluj-Napoca e altre città della Romania, parteciperanno anche rappresentanti delle Chiese cattolica e ortodossa. In Romania, la prima marcia per la vita è stata organizzata nel 2008 a Timișoara, da una onlus cattolica, e dal 2011 l’iniziativa è nazionale ed è sostenuta dalla Chiesa ortodossa romena. Secondo gli organizzatori, dal 1958 – quando è stato liberalizzato l’aborto in Romania – ad oggi, l’incidenza dell’aborto è rimasta alta indipendentemente dal regime politico del Paese o dallo stato di legalità dell’aborto. I dati ufficiali parlano di ventitre milioni di aborti commessi in Romania negli ultimi 63 anni, una cifra che supera l’attuale popolazione del Paese (circa venti milioni). Con la marcia per la vita di quest’anno, gli organizzatori vogliono attirare l’attenzione sulle difficoltà che spingono le donne incinte all’aborto e sulla necessità di sostenerle per scegliere la vita.