Consiglio permanente: Cei, “Centri di ascolto per vittime abusi nel 70% delle diocesi”

“Ad oggi, a fronte di una sostanziale coincidenza numerica tra i Servizi diocesani costituiti e le 226 diocesi italiane, si rileva come già in 140 di esse siano stati attivati anche i cosiddetti Centri di ascolto, raggiungendo un’incidenza di presenza territoriale che supera il 70% del totale”. Lo riporta il comunicato finale del Consiglio permanente della Cei che si è concluso ieri a Roma, soffermandosi sul contrasto e sulla prevenzione degli abusi sui minori e le persone vulnerabili. Mons. Lorenzo Ghizzoni, arcivescovo di Ravenna-Cervia e presidente del Servizio nazionale per la tutela dei minori, ha presentato una fotografia della situazione sulle attività di prevenzione, formazione e accoglienza per le vittime. “Al riguardo, i vescovi intendono promuovere una migliore conoscenza del fenomeno per valutare e rendere più efficaci le misure di protezione e prevenzione”.
In merito alla proposta di legge sul fine vita, i vescovi hanno confermato la necessità di intraprendere un cammino educativo che si possa realizzare anche attraverso quel “nuovo metodo di partecipazione” formulato dal presidente della Cei, il card. Gualtiero Bassetti, nella sua introduzione. “La Chiesa, da sempre prossima ai sofferenti e ai loro familiari anche nelle condizioni più fragili e critiche, auspica l’avvio di un dialogo costruttivo e fondato sulla dignità inviolabile della persona – continua il comunicato finale del Consiglio permanente -. Un confronto autentico, scevro da polarizzazioni sterili, può infatti generare una responsabilità condivisa, incentrata sul rispetto del malato e su un accompagnamento ricco di compassione, che respinge con forza abbandono e soppressione anticipata, frutti della cultura dello scarto”.

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