Ci saranno anche le comunità cattoliche di Gaza e di Knayeh, villaggio cristiano della provincia di Idlib, in Siria, dove ancora si combatte una guerra cominciata nel 2011, a pregare in comunione con Papa Francesco che domani pomeriggio nella Basilica di San Pietro consacrerà Russia e Ucraina al cuore immacolato di Maria. A Knayeh, uno dei tre villaggi cristiani della Valle dell’Oronte (gli altri sono Yacoubieh e Gidaideh), nel nord-ovest della Siria, sotto controllo dei jihadisti di Tahrir al-Sham, oppositori al regime del presidente Assad, dice al Sir il parroco, padre Hanna Jallouf, francescano della Custodia di Terra Santa “la nostra piccola comunità si ritroverà dentro la chiesa alle 16 ora italiana per celebrare la Via Crucis e la Messa. Ci uniremo al Papa elevando la nostra preghiera per la pace nella certezza che sarà ascoltata. Con l’Ucraina condividiamo l’orrore e la sofferenza della guerra per questo alzeremo forte la nostra voce. Chiederemo pace per l’Ucraina, per la Siria, e per tutti i Paesi che soffrono conflitti e tensioni. Il nostro cuore è con il popolo ucraino”.
Nella Striscia di Gaza, altra zona di tensione tra Israeliani e Palestinesi, la comunità cattolica, poco di 120 fedeli, si riunirà nella parrocchia della Sacra Famiglia per pregare per la pace in Ucraina, Russia e nel mondo. Dichiara al Sir il parroco, padre Gabriel Romanelli: “Nel pomeriggio celebreremo la Via Crucis e subito dopo la Messa durante la quale, in unione spirituale con il Papa, reciteremo l’Atto di consacrazione della Russia e dell’Ucraina al Cuore immacolato di Maria. Pregheremo per la pace in Ucraina e nel mondo. Lo stiamo facendo sin dall’inizio della guerra, siamo tutti colpiti da questa tragedia che vede tante famiglie soffrire morte, distruzione, separazione, cose che ben conosciamo anche qui. Siamo solidali e vicini alle vittime di questa guerra. Domenica avremo un open day per le famiglie e porteremo nel cuore le persone colpite dalle guerre”.