Anche la Chiesa di Jesi risponde all’invito di papa Francesco di consacrare la Russia, l’Ucraina e il mondo intero al Cuore Immacolato di Maria, nella giornata del 25 marzo, festa dell’Annunciazione. In tutte le parrocchie della diocesi di Jesi, nelle messe vespertine, si reciterà la preghiera di consacrazione. Il vescovo mons. Gerardo Rocconi celebrerà la Messa nella cattedrale di Jesi alle 17.30 e, dopo l’omelia spiegherà il significato della consacrazione e reciterà la supplica. Il vescovo ha scritto un testo, pubblicato sul settimanale diocesano ‘Voce della Vallesina’, in cui spiega il significato di questo gesto. Il Vescovo ricorda l’apparizione ai tre pastorelli di Fatima del 17 luglio 1917 in cui Maria Santissima aveva affermato che la guerra (1915-18) sarebbe presto finita, ma ce ne sarebbe stata un’altra se gli uomini non si fossero convertiti e chiese la Consacrazione della Russia al suo Cuore Immacolato. “In diverse occasioni i Papi hanno consacrato al Cuore Immacolato di Maria SS. la Russia e il mondo intero, fino alla solenne consacrazione che fece San Giovanni Paolo II in unione spirituale con i Vescovi del mondo il 25 marzo 1984. Di fronte all’attuale tragedia della guerra Russia-Ucraina i Vescovi ucraini hanno chiesto a Papa Francesco di rinnovare quel gesto di affidamento e consacrazione. E così il Papa ha stabilito che nel pomeriggio del 25 marzo egli stesso in San Pietro, tutti vescovi nelle diocesi, tutti i parroci nelle parrocchie e tutti i rettori di chiese nei santuari e nei monasteri rinnovassero questa consacrazione. Vogliamo affidare a Maria ogni aspetto della nostra vita: la pace, la sicurezza, il lavoro, la famiglia, affinché possiamo vivere giorni sereni e tranquilli”.