Il vicariato apostolico di Puerto Maldonado si è pronunciato, attraverso un comunicato firmato dal vescovo, mons. David Martínez de Aguirre Guinea, sull’uccisione di Juan Julio Fernández Hanco, fratello del coordinatore del Comitato di gestione della riserva nazionale di Tambopata e coordinatore della comunità cattolica di Nueva Arequipa. Secondo i familiari della vittima, l’omicidio sarebbe stato commesso da sicari vincolati alle attività minerarie illegali. Il vicariato apostolico mette in dubbio la capacità dello Stato di proteggere i cittadini impegnati nella custodia del creato nella regione di Madre de Dios, nella quale altri leader sociali e ambientali sono stati uccisi di recente.
“Nonostante la presenza di polizia e forze armate sul territorio, ci chiediamo: a che servono le garanzie personali che avevano richiesto loro? Stando così le cose, perché lo stato di emergenza? Siamo solidali con coloro che, in questa regione della Madre de Dios, giorno dopo giorno, si sentono abbandonati da uno Stato che sembra non vegliare su di loro, e vengono minacciati e assassinati!”, si legge nella nota.
Da qui l’invito a tutte le autorità competenti “a mettere tutti i mezzi a loro disposizione per impedire che questi orribili crimini continuino a verificarsi nel nostro territorio. Non una morte in più!”.
Il vescovo, infatti, oltre a manifestare le proprie condoglianze ai familiari della vittima, ricorda anche gli omicidi perpetrati contro i difensori ambientali Roberto Carlos Pacheco e Alfredo Vracko; e i casi di tante altre persone scomparse in questa regione amazzonica che, fino ad oggi, non hanno trovato giustizia. “Ecco perché chiediamo che vengano svolte indagini esaurienti, tempestive e tempestive affinché non rimangano impunite”.