Giovedì 24 marzo ricorre la 30a Giornata in memoria dei missionari martiri, “Voce del Verbo”. Secondo l’Agenzia Fides sono stati uccisi nel mondo, nel 2021, 22 missionari: 13 sacerdoti, 1 religioso, 2 religiose, 6 laici. Il numero più elevato si registra in Africa con 11 vittime (7 sacerdoti, 2 suore e 2 laici), seguita dall’America con 7 (4 preti, un religioso e 2 laici), l’Asia con 3 (1 prete e 2 laici) e l’Europa con una vittima (un sacerdote).
Nell’archidiocesi di Perugia-Città della Pieve questa Giornata sarà celebrata il 24 marzo, alle 21, con la veglia di preghiera presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti nel nuovo complesso parrocchiale “San Giovanni Paolo II” di Prepo. “Una giornata di digiuno e di preghiera – annuncia mons. Orlando Sbicca, direttore del Centro missionario diocesano –. Ogni anno, durante la Quaresima, siamo invitati a ricordare con questa celebrazione, iniziata nel 1991, le donne e gli uomini che spendono la propria vita per la causa del Vangelo”. Una data scelta non a caso perché il 24 marzo 1980 l’arcivescovo Oscar Romero veniva assassinato a San Salvador da militari suoi connazionali, fedeli al regime, a causa della sua vicinanza agli ultimi, ai salvadoregni schiacciati da un sistema di protezione delle élite a guida del Paese. Papa Francesco, nel 2018, ha proclamato ufficialmente santo il vescovo Romero.
Soffermandosi sul tema di questa 30a Giornata, il direttore del Centro missionario di Perugia sottolinea: “La voce dei martiri, che è Voce del Verbo, del Dio fattosi uomo per manifestare la sua vicinanza alla fragilità della vita, diventa da sempre seme, germoglio per le comunità cristiane”. Nell’imminenza della Giornata, mons. Sbicca, per diversi anni in missione in Burundi, esorta parroci e comunità parrocchiali ad un “maggiore impegno missionario”. “La missione – conclude -va riportata nel cuore della Chiesa, come suo atto generativo, primario”.