“Il tempo quaresimale esorta ciascuno di noi a ritrovare il gusto di ‘fare strada’ fianco a fianco, proprio secondo lo spirito del cammino sinodale da poco avviato. A noi, dunque, è offerta la possibilità di prepararci alla Pasqua con un serio discernimento da operare nella nostra vita”. Lo ha scritto il vescovo di Rossano-Cariati, mons. Maurizio Aloise, nel messaggio alla diocesi per la Quaresima.
Ricordando che l’apostolo Paolo afferma che “la nostra patria è nei cieli” (Fil 3,20), il vescovo sottolinea che “non ci propone un atteggiamento di attesa passiva; anzi, ci esorta ad impegnarci attivamente. Non perdiamo, dunque, la capacità di resistenza e di resilienza nel fare il bene; se infatti non ci arrendiamo, a suo tempo raccoglieremo molti covoni. In ogni occasione, operiamo il bene verso tutti, soprattutto verso i fratelli nella fede”, l’esortazione del presule. “La Quaresima nella sua funzione liturgica e pastorale ci prepara a lasciarci raggiungere dagli orizzonti luminosi della Pasqua”, prosegue il vescovo, sottolineando che il tempo quaresimale “divenne per i penitenti tempo di conversione, per i catecumeni tempo di preparazione al battesimo, per tutti tempo di penitenza e di riscoperta del proprio battesimo. La pratica quaresimale si strutturò intorno a tre impegni che la qualificano anche oggi: preghiera, digiuno e carità”. Che mons. Aloise ripropone alla comunità diocesana come impegni esortando: “Non stanchiamoci! Questo è il tempo favorevole alla conversione”.
“Concretamente – spiega il vescovo –, gli sforzi e i frutti della Quaresima li vogliamo devolvere per l’emergenza Ucraina: la situazione è sempre più grave, si temono sempre più vittime civili e il rischio è una catastrofe umanitaria. In questo quadro sosterremo Caritas Ucraina che sta moltiplicando gli forzi sul territorio e in accordo con Caritas Polonia, Moldova e Romania, dove si stanno concentrando i rifugiati”. L’arcidiocesi sosterrà con la raccolta di fondi gli interventi umanitari in atto e rinnova l’appello alla solidarietà oltre ad invitare ad “unirsi in una corale preghiera per la pace e ad aderire alla Giornata di digiuno indetta da Papa Francesco per il 2 marzo, mercoledì delle Ceneri per la conversione dei cuori e per invocare il dono della pace”.