La diocesi di Passau chiude il suo seminario dedicato a Santo Stefano per mancanza di candidati. Lo riporta il settimanale diocesano “Passauer Bistumsblatt”. In futuro, i candidati al sacerdozio studieranno a Ratisbona. Il modello di formazione ha lo scopo di aiutare a mantenere e persino intensificare il collegamento con la diocesi di origine. L’attuale preside, don Martin Dengler, ha grandi speranze in una maggiore esperienza pratica durante la fase di studio: i seminaristi, sotto la guida del preside del seminario di Ratisbona, don Christoph Leuchtner, vivranno la formazione pratica in loco, presso una parrocchia per quattro settimane ogni anno accademico. La crisi non è recente: già nel 2007 fu chiusa la Facoltà di Teologia dell’Università di Passau per mancanza di studenti. Da allora, i candidati al sacerdozio di Passau hanno vissuto e studiato a Ratisbona. Allo stesso tempo, al seminario di Passau venne assegnato il corso preparatorio in studi teologici: secondo il “Bistumsblatt”, 26 seminaristi dalle diocesi della Baviera Meridionale (oltre Passau, Monaco-Frisinga, Ratisbona e Augusta) vi seguirono i corsi preparatori oltre a una scuola biblica di cinque settimane in Israele. Secondo il giornale, è molto importante per il vescovo Stefan Oster che il seminario mantenga il suo carattere spirituale ed ecclesiastico, punto di riferimento per la vita comunitaria della diocesi di Passau, tuttavia, lo sviluppo dei fatti lo ferisce: “Avere un seminario che di fatto non ospita più candidati al sacerdozio è una realtà triste. Ma lo si vede da anni”. Tuttavia, da nessuna parte in Germania è stato possibile fermare il calo del numero dei seminaristi: “certo che speriamo e preghiamo per un’inversione di tendenza. Ma probabilmente ci vorrà del tempo”, osserva Oster.
A Passau si sta attualmente valutando quale destinazione dare all’edificio del seminario. Secondo il Bistumsblatt, un istituto secolare carmelitano sarebbe interessato al seminario per realizzare un “Carmelo nel Mondo”: una comunità orante femminile si trasferirebbe con l’intento di recitare due ore di preghiera silenziosa ogni giorno oltre al proprio normale impegno. Un’altra ipotesi sarebbe quella di allestire un ostello per studenti e tirocinanti.