“Siete motivo di gioia perché la vostra fiaccola è segno della ripartenza e della possibilità di tornare di nuovo e finalmente a vivere con regolarità e rinnovato impegno, tutte le attività, anche quella sportiva, che ha subito in questi anzi anni limitazione per la pandemia ancora in corso”. Lo ha affermato il patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, in occasione della tappa del veneziana del Torch Run in campo della Salute. Si tratta del viaggio della fiaccola dei Giochi nazionali estivi Special Olympics, riservati ad atleti con disabilità intellettiva, che quest’anno si disputeranno a Torino, dal 4 al 9 giugno.
“È la vostra – ha osservato il patriarca – un’iniziativa veramente bella ed è qualcosa d’importante per tutti, non solo per voi, per i vostri familiari, i vostri amici, ma per l’intera società che guarda a voi carissimi atleti di Special Olympic con ammirazione e simpatia”. “Siete per tutti, ma soprattutto per i vostri coetanei motivo di riflessione, segno del coraggio che non si arrende, della volontà e dell’intelligenza che vuole camminare portando una fiaccola che è una luce di cui oggi tutti avvertiamo la necessità”, il tributo di mons. Moraglia. “Ed è motivo di gioia – ha aggiunto – per noi, veneziani e no, vedervi correre per le calli, le fondamenta, i campi della nostra amata, bellissima e fragile città, perché la fiaccola che portate, le vostre persone e l’evento di Special Olympics sono un messaggio vivo di grande ottimismo, anzi di vera speranza che, idealmente, ci consegnate ed affidate”.
“Il vostro – ha osservato – è anche un messaggio di pace, di volontà di stare insieme e di crescere non escludendo nessuno, gareggiando con tutta la determinazione del caso e battendosi lealmente ma sempre con uno spirito di competizione sana e nell’intento di migliorarsi continuamente. Sì, in questi tempi difficili e anche bui (prima per la pandemia e ora per la guerra scoppiata in Ucraina, alle porte dell’Europa), siete per noi un raggio di sole, una luce che si accende e che indica la strada della solidarietà, del vero incontro che avvicina ed ‘include’ le persone e i popoli, creando fraternità e maggiore umanità in tutti”.