Scuola: presentati “Orientamenti interculturali” per integrare alunni da contesti migratori. Bianchi, “accogliere e dare futuro a bambini e ragazzi ucraini”

Una scuola che sia sempre più in grado di accogliere, di includere e di educare alla multiculturalità. È questo l’obiettivo degli “Orientamenti interculturali. Idee e proposte per l’integrazione di alunne e alunni provenienti da contesti migratori”, il documento curato dall’Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e l’educazione interculturale del ministero dell’Istruzione, presentato ieri all’Università degli Studi “Roma Tre”. Un documento ancora più attuale, alla luce di quanto sta avvenendo nel contesto internazionale e delle azioni che le scuole italiane stanno mettendo in campo per accogliere bambine e bambini provenienti dall’Ucraina. Il documento aggiorna e attualizza le precedenti Linee guida per l’integrazione degli alunni stranieri del 2014 e si propone di offrire modalità organizzative e indicazioni operative per favorire l’inclusione di ogni studentessa e studente e una dimensione interculturale in ogni istituto. Sono anche sviluppati focus sul sistema integrato di educazione e istruzione da 0 a 6 anni, sull’insegnamento trasversale dell’educazione civica, sulla cittadinanza e le nuove generazioni, sull’insegnamento della lingua italiana e la valorizzazione del plurilinguismo.
“I giovani oggi sono anche ‘nativi multiculturali’, viviamo in società aperte e interconnesse, in relazione tra loro. La nostra scuola ha una grande tradizione di inclusione – ha dichiarato il ministro Patrizio Bianchi – che dobbiamo aggiornare alla luce degli avvenimenti degli ultimi anni, dalla pandemia a ciò che sta accadendo in Ucraina”. “Possiamo potenziare il lavoro delle nostre comunità scolastiche in tal senso grazie all’educazione civica – ha aggiunto -. Ma dobbiamo impegnarci anche a collaborare sempre più con i territori, le associazioni, le famiglie, tutti i soggetti coinvolti, per far sì che ogni bambino e ragazzo che arriva nel nostro Paese possa trovare tra i banchi una formazione qualificata, un orientamento al futuro, una rete di relazioni”.
Gli Orientamenti costituiscono un punto di riferimento per scuole e Uffici scolastici regionali anche per la definizione di interventi e misure che saranno resi possibili grazie alle risorse stanziate con il Pnrr. “In questi giorni i nostri istituti scolastici stanno dimostrando che la scuola è casa e rifugio per chi fugge dalla guerra. Stanno accogliendo bambini e ragazzi ucraini”. La scuola, ha concluso Bianchi, “deve essere luogo di riscatto e crescita, di futuro”.-

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