Rinascita Cristiana si mobilita per accogliere i profughi in fuga dalla guerra, sostenendo anche gli sforzi di coloro che cercano una via di uscita dal conflitto attraverso il negoziato. “L’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo ci sconvolge: tristezza e rabbia ci assalgono davanti alle vittime innocenti, e la possibilità di un’escalation nucleare ci preoccupa”, afferma il movimento che all’interno del Consiglio d’Europa, insieme ad “Action Catholique des milieux Indépendants” (Aci) di Francia collabora con altre Ong per la promozione dei diritti umani. “L’attacco russo ci mette brutalmente di fronte a una situazione di violenza e guerra che molti paesi, in particolare in Africa, stanno vivendo da tempo e di fronte alla quale a volte rimaniamo indifferenti, dimenticando che le cause non sono indipendenti dalle condizioni della nostra prosperità: questi conflitti armati derivano dal nazionalismo e dall’avida ricerca del potere”, sottolinea Rinascita Cristiana che rilancia l’appello di Aci Francia, movimento con cui condivide l’ispirazione e l’impegno culturale, a “a sostenere in tutto il mondo coloro che resistono per la democrazia e la libertà”. “Con le nostre responsabilità professionali, con i nostri impegni associativi, sindacali o politici, con le nostre relazioni familiari e amichevoli – sottolinea – abbiamo un ruolo da svolgere nella comprensione degli attuali eventi, nell’informazione e nella lotta alla disinformazione”. Secondo Rinascita Cristiana, “una pace giusta e duratura è possibile, a condizione di disporre dei mezzi adeguati per difendere la libertà e la sicurezza di tutti; e a condizione di costruire un ordine mondiale che vada al di là dello sviluppo economico e sia portatore di un progetto democratico per l’umanità”.