(da Bratislava) “Non vogliamo soccombere a una cultura dell’indifferenza, ma costruire una cultura che serva la vita, che si ispiri al Vangelo, che si occupi dei più poveri, che non scarta nessuno, che non lasci indietro nessuno”. Lo ha detto l’arcivescovo di Bratislava e presidente dei vescovi slovacchi, mons. Stanislav Zvolenský, aprendo oggi le Giornate sociali cattoliche europee, che fino a domenica 20 marzo, riuniranno circa 200 partecipanti delegati dalle Conferenze episcopali d’Europa nonché politici europei e nazionali, accademici, giovani e membri di movimenti e organizzazioni sociali cattoliche. L’evento è organizzato dalla Commissione delle Conferenze episcopali dell’Unione europea (Comece), dal Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee) e dalla Conferenza episcopale Slovacca, in collaborazione con il Dicastero Vaticano per la Promozione dello sviluppo umano integrale. È stato scelto come logo della manifestazione la figura di San Martino, patrono dell’arcidiocesi di Bratislava, raffigurato mentre condivide il suo mantello con un povero. “Non è indifferente alla povertà – ha osservato l’arcivescovo –, la percepisce e non esita a mostrare amore in modo concreto. Non ha niente ma condivide quello che ha per alleviare la sofferenza. Non si aggrappa alle sue comodità quando vede un fratello in Cristo che è nel bisogno”. “Questa immagine – incalza mons. Zvolenský – è molto pertinente alla nostra situazione. Siamo di fronte a sfide che ci richiedono di agire in modo concreto, di condividere, di non voler proteggere la nostra comodità a tutti i costi quando vediamo la sofferenza degli altri”. “Confido che i prossimi giorni ci offriranno una buona opportunità per andare avanti in questo cammino, sul quale nostro Signore ci guidi e ci accompagni”.