“Ora la Siria ha bisogno di pastori presenti e che fanno sentire la loro vicinanza al gregge loro affidato, mentre durante la guerra molto spesso per cercare aiuti era necessario recarsi in Europa e negli Stati Uniti per poterli ottenere. Oggi siamo qui insieme, Congregazione, Nunziatura, Agenzie della Roaco per dire che vi siamo vicini e vi sosteniamo, vogliamo essere noi a tornare a visitarvi spesso per poterci rallegrare insieme con voi del cammino che sono certo intensificherete a partire da queste giornate insieme”. Lo ha detto ieri il card. Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, nella sua relazione alla Conferenza “Chiesa casa della Carità: sinodalità e coordinamento” in corso Damasco. Dal Prefetto è arrivato anche l’annuncio che “la Congregazione per le Chiese orientali, a nome del Santo Padre Francesco, mette a disposizione 100.000 dollari Usa per uno o più progetti che esclusivamente in forma ‘sinodale’ saranno elaborati e presentati a partire dai lavori di queste giornate, in particolare che riguardino la formazione dei giovani, la promozione del lavoro e il sostegno alle giovani coppie. Dobbiamo uscire dalle singole comunità e lavorare insieme per il presente e il futuro della Siria e della comunità cristiana che in essa vive”. Il cardinale ha inoltre invitato i vescovi e patriarchi presenti a “considerare, come frutto del lavoro di questi giorni, l’istituzione di un Segretariato di Solidarietà analogo a quello che da anni funziona a Gerusalemme”.
Durante la messa, successiva ai lavori della Conferenza, il cardinale ha chiesto ai responsabili di tutte le Nazioni “di guardare alla sofferenze dei popoli, qui in Siria, come in Ucraina” e ha espresso l’auspicio che, in occasione della consacrazione della Russia e dell’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria, il prossimo 25 marzo, possano fermarsi i combattimenti come accadde nel giorno di preghiera e digiuno indetto dal Papa a suo tempo per la Siria.