“Il protagonista è lo Spirito e se lo Spirito non ci sarà, non ci potrà essere Sinodo”. Lo ha detto mons. Stefano Russo, segretario generale della Cei, oggi a Roma durante all’incontro nazionale dei referenti diocesani del Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia. “Dal marzo 2020 – ha precisato – niente sembra più scontato, nemmeno la presenza. Oggi vorrei che ognuno si sentisse benedetto”. “Per un cammino sinodale che si rispetti – ha aggiunto -, ognuno di noi deve sentirsi colmato dallo Spirito Santo. Mi interessa molto questo verbo ‘colmare’ perché dice la totalità della nostra vita e delle nostre azioni. Niente può essere lasciato da parte o riservato rispetto a ‘questo vento impetuoso’. Da questa grande disponibilità credo che si debba ripartire”. Ingrediente fondamentale per continuare il cammino sarà l’ascolto, secondo il segretario generale della Cei: “So della bellezza delle cose che stanno avvenendo in diocesi. So di quanti percorsi interessanti stanno nascendo, guidati proprio da questo desiderio di ascoltarsi, di donarsi del tempo, di fare spazio nel cuore perché tutti possano sentirsi accolti perché ascoltati. Mi sembra di poter dire che l’ascolto oltre che di tempo, di ore o di minuti, abbia bisogno anche di spazio. Lo spazio interiore dell’ascolto che ha a che fare con la nostra vita interiore”. E infine un invito: “Andiamo avanti con coraggio passo dopo passo. Sapendo che questo è sicuramente un tempo di grazia. Lasciamo spazio allo Spirito che quando interviene spariglia e cambia le cose. È in gioco davvero il nostro volto e il nostro cuore. È da qui che potremo vivere una nuova Pentecoste”.