“Contemplare la figura di San Giuseppe, che celebreremo il prossimo sabato”. È l’invito rivolto dal Papa ai partecipanti al 56° Capitolo generale degli Agostiniani Recolletti, ricevuti in udienza e sollecitati a “camminare insieme”, tramite “un cammino di sinodalità, in comunione con tutta la Chiesa”. “Ogni consacrato, ogni religioso, ogni sacerdote è chiamato, come Giuseppe, ad avere un cuore di padre”, ha detto Francesco nel suo discorso in spagnolo: “un cuore inquieto che si svela per amare e prendersi cura di tutti i figli e le figlie che gli sono affidati, specialmente i più fragili, coloro che soffrono”. “Non sono tempi facili”, ha ammesso il Papa, “non lo furono neanche per Giuseppe. Ma il Signore si fidò di Giuseppe e Giuseppe si fidò di Dio, offrendo tutte le sue capacità, tutti i suoi talenti e abilità per servirlo. E Dio, a sua volta, diede a Giuseppe la sua grazia per poter portare avanti la missione difficile che gli era stata affidata”. “Fiducia, forza e creatività”: sono questi, per Francesco, gli ingredienti per portare avanti la missione della Chiesa nel mondo, sapendo che Dio “è con noi, cammina a fianco a noi e ci aiuta a prendere le decisioni”.