“Quanto male mi fa vedere come gli anziani ogni giorno vengono nelle nostre parrocchie per un pezzo di pane… persone anziane che fanno fatica a muoversi… E io penso: quanti di loro oggi sono abbandonati, lasciati soli, soli in appartamenti freddi, i più esposti alle bombe russe”. Agli anziani soli, rimasti in città, sotto le bombe, va oggi il pensiero di mons. Sviatoslav Shevchuk, capo della chiesa greco-cattolica ucraina, nel video-messaggio che ogni giorno registra e diffonde in diverse lingue dall’Ucraina. “La saggezza popolare dice: ‘Un uomo che invecchia si rinnova nello spirito’. Com’è difficile oggi vedere le lacrime sui volti degli anziani. Di coloro che oggi, forse, sono tra noi i più vulnerabili. Soprattutto oggi voglio incoraggiarvi a pensare, servire e pregare a quegli anziani abbandonati dell’Ucraina. Perché chi sa rispettare la vecchiaia può diventare saggio. Chi sa rispettare i suoi anziani avrà la forza di resistere in questa lotta per la verità”. L’arcivescovo maggiore di Kiev ringrazia ancora quanti stanno lavorando a fianco delle persone più colite dalla guerra. E dice: “In questi giorni vediamo la Chiesa servire il suo popolo. La Chiesa è con il suo popolo. I nostri sacerdoti nei territori occupati, nelle città assediate, insieme al nostro popolo vivono i suoi dolori, le difficoltà, le sofferenze, versano lacrime con il popolo e pregano per lui. Le nostre parrocchie sono diventate centri di servizio sociale, dove, infatti, molte persone possono ricevere protezione e quindi anche mezzi di sussistenza”.