Due o tre voli umanitari per portare in Italia dalla Polonia il maggior numero di profughi ucraini possibile tra i più vulnerabili; operatori di Caritas italiana da distaccare in Moldavia e Romania; sostegno alle Caritas che stanno accogliendo la popolazione in fuga, oltre ai 100.000 euro già messi a disposizione di Caritas Moldavia per gli interventi in atto. Sono questi i frutti concreti della missione che ha portato in Romania, Moldavia e Polonia, ai confini con l’Ucraina, una delegazione di Caritas italiana guidata dal direttore don Marco Pagniello. La visita si è conclusa oggi in Polonia. Secondo i dati Onu si sta sfiorando la cifra di 3 milioni di profughi fuggiti dall’Ucraina dal 24 febbraio ad oggi. “Sono realtà molto diverse, che stanno facendo un grande sforzo per l’accoglienza – racconta al Sir dalla Polonia don Marco Pagniello, direttore di Caritas italiana. – La Caritas moldava è piccola e ha meno risorse, perciò abbiamo risposto subito al loro appello. Faremo lo stesso per le altre Caritas che ce lo chiederanno. Siamo qui per non lasciare soli gli ucraini, per farli sentire al sicuro ed evitare loro altri stress. E per sostenere le Caritas locali in questo grande servizio”. Don Pagniello ha già lavorato in altre emergenze umanitarie nel mondo: “Questa è una crisi molto diversa, di prossimità, perché è come se fosse dentro casa nostra. Le persone cercano e trovano aiuto anche attraverso i social e la comunicazione informale. Ma è molto grande e complessa”. Caritas italiana farà tesoro di questa esperienza per approntare al meglio l’accoglienza in Italia: fino ad oggi sono state accolte 1500 persone su un totale di 7.000 disponibilità (da verificare) tra Caritas diocesane, istituti religiosi, case famiglia, locali parrocchiali, appartamenti.