La Caritas di Savona-Noli ha approntato un piano per l’accoglienza dei profughi provenienti dalle zone di guerra dell’Ucraina. L’organismo diocesano chiede alle parrocchie che intendono mettere a disposizione i propri locali di “farsi carico dell’accoglienza”, che “eventualmente le risorse economiche raccolte dai fedeli siano utilizzate per sostenere l’ospitalità delle persone” e che “le comunità si attivino per animare e accompagnare le persone accolte”.
Per i privati che mettono a disposizione gratuitamente gli alloggi la Fondazione ComunitàServizi, che gestisce i servizi caritativi della Caritas, predisporrà un contratto di comodato. Se per un determinato periodo il proprietario non desiderasse farsi carico delle spese sarà la fondazione stessa ad intervenire. Per quanto riguarda le famiglie che vogliono accogliere profughi ucraini nelle proprie abitazioni “le spese saranno a carico degli stessi nuclei familiari”, spiega la Caritas.
Tramite la fondazione la Caritas assumerà un operatore che “per i casi sopra indicati si occuperà di accompagnare le famiglie e le comunità che fanno accoglienza e nei casi degli appartamenti cercherà di animare le parrocchie per stare vicino alle persone accolte”. Per segnalare disponibilità all’accoglienza o necessità di profughi ucraini si ricorda che è possibile inviare un’e-mail a emergenze@caritas.savona.it. Inoltre è attivo il numero telefonico 3882471194, da chiamare in orario di ufficio (se l’operatore non rispondesse si verrà richiamati prima possibile).
“Attualmente abbiamo accolto ventuno persone nell’ex casa di riposo a Valleggia e sette nel Seminario vescovile tramite progetti Cas-Centri di accoglienza straordinaria con la Prefettura di Savona – rende noto la Caritas –. Inoltre dodici persone sono ospitate in appartamenti messi a disposizione da alcune famiglie di Celle Ligure e dalle Carmelitane di Santa Teresa di Torino a Cogoleto. Abbiamo ancora venti posti letto liberi da subito, grazie alle parrocchie e alle famiglie che hanno reso disponibili alcuni appartamenti, e altrettanti che lo saranno a fine mese. Infine un’altra ventina di posti per bambini o piccoli nuclei familiari presso famiglie. Stiamo ricevendo le disponibilità e ci stiamo attivando per effettuare sopralluoghi nelle abitazioni e con le famiglie destinate alla accoglienza”.