Dopo il lancio del progetto “Rifugiato a casa mia”, promosso dalla arcidiocesi di Rossano-Cariati in collaborazione con la Caritas diocesana e l’Ufficio Migrantes, non sono tardati ad arrivare i primi confortanti riscontri. Sono più di 100 le famiglie che hanno già risposto all’appello di solidarietà, aprendo le porte della propria casa ai rifugiati o mettendo a disposizione le seconde case. Ufficialmente sono poco più di 50 i profughi giunti che hanno trovato accoglienza in diocesi, molti altri stanno per arrivare, mentre già in precedenza in tanti erano stati accolti nelle case di parenti e amici. Per questi ultimi è attivo il servizio di sostegno della Caritas per la distribuzione di beni, dal vestiario, all’alimentare, compreso l’igiene della persona, biancheria e coperte.
Il linea con le intenzioni del Santo Padre, è stata organizzata per giovedì 17 marzo una veglia di preghiera a carattere diocesano che sarà celebrata singolarmente nelle parrocchie seguendo orari ed esigenze della comunità parrocchiale.
“In questo clima di guerra che ci sta lasciando con il fiato sospeso – ha scritto nel suo messaggio alla comunità diocesana don Claudio Cipolla, direttore della Caritas diocesana – risuona forte il messaggio per la Quaresima 2022 del nostro arcivescovo che ci invita a non stancarci nella preghiera, nel digiuno e nella carità perché ‘questo è il tempo favorevole alla conversione’”. Per questo la Caritas “annulla il ritiro per gli operatori delle Caritas parrocchiali previsto per il prossimo 16 marzo e propone, in collaborazione con l’Ufficio liturgico, un momento di adorazione eucaristica per la pace, da vivere in tutte le parrocchie, il prossimo giovedì 17 marzo”. Si annuncia, inoltre, che la “Quaresima di carità” di quest’anno (20 marzo 2022) sarà dedicata all’emergenza Ucraina e, nello specifico, la raccolta effettuata sarà utilizzata per i bisogni degli ucraini che ci apprestiamo ad accogliere sul nostro territorio. Le offerte saranno raccolte durante la messa crismale che sarà celebrata in cattedrale il 13 aprile.
Per chiunque volesse aderire al progetto “Rifugiato a casa mia” è possibile rivolgersi al proprio parroco o alla Caritas diocesana nella sede della Casa della Speranza presso il piazzale della stazione ferroviaria dello scalo di Rossano.