Apertura dei corridoi umanitari e accesso agli aiuti umanitari perché la situazione, soprattutto nella città di Mariupol, è “catastrofica”. È l’appello lanciato questa mattina dal vescovo di Donetsk, Stepan Menyok, esarca della Chiesa greco-cattolica ucraina, in un comunicato oggi diffuso dalla diocesi sulla “difficile situazione nella città di Mariupol” e rilanciato dall’agenzia di informazione Risu. “Alcune città, come Mariupol – scrive il vescovo – subiscono maggiormente le ostilità e i combattimenti più brutali, che colpiscono molto la popolazione civile. La città era effettivamente sotto assedio. La mancanza di beni di prima necessità, in particolare acqua potabile, cibo e medicine, è una minaccia catastrofica per la vita dei civili, e in alcuni casi la mancanza di tali beni primari ha già portato alla morte. L’apertura di corridoi verdi per l’accesso dei civili e la fornitura di aiuti umanitari possono alleviare questa situazione. Invito tutti i fedeli a intensificare la preghiera comune nelle Sante Liturgie, così come le preghiere private per risolvere umanamente questa difficile situazione. Possa il Signore misericordioso con la sua onnipotente mano destra fermare i piani del diavolo che mirano a distruggere il nostro popolo e darci la giusta pace tanto attesa”.