Nella notte in cui ci ha lasciato l’attore statunitense William Hurt, classe 1950, premio Oscar per “Il bacio della donna ragno” (1986) e indimenticato, raffinato, interprete di film come “Il grande freddo” (1983), “Figli di un dio minore (1986), “Dentro la notizia” (1987), “Jane Eyre” (1996) fino ai recenti “Avengers”, tra Londra e Los Angeles sono andati in scena due importanti riconoscimenti per il cinema, anticamera degli imminenti Academy Awards (domenica 27 marzo 2022).
Anzitutto, la 75ª edizione dei Bafta, i premi conferiti dalla British Academy of Film and Television Arts, che ha incoronato quest’anno il western atipico scritto e diretto da Jane Campion, “The Power of the Dog” (Netflix). L’opera ha trionfato nella categoria miglior film e regia. Il suo protagonista Benedict Cumberbatch ha dovuto però cedere il passo a Will Smith per “Una famiglia vincente. King Richard”. Miglior attrice è Joanna Scanlan per il dramma “After Love”. Attori non protagonisti, come da previsione, sono Troy Kotsur per “I segni del cuore. Coda” e Ariana DeBose “West Side Story”.
I riconoscimenti per la miglior sceneggiatura sono andati a Paul Thomas Anderson per “Licorice Pizza” (copione originale) e Sian Heder per “I segni del cuore. Coda” (copione non originale, in quanto adattamento del francese “La famiglia Bélier”). Il miglior film britannico è come previsto “Belfast” di Kenneth Branagh, a ben vedere un po’ snobbato in casa dai premi pesanti, così come il miglior film in lingua straniera è “Drive My Car” del giapponese Ryūsuke Hamaguchi, ingombrante “avversario” per gli Oscar per Paolo Sorrentino.
A Los Angeles la 27ª cerimonia dei Critics’ Choice Awards, i premi della critica statunitense, hanno grosso modo rispettato le stesse linee dei Bafta, confermando anche le previsioni in vista degli Oscar. In particolare, miglior film e regia sono andati sempre a Jane Campion per “The Power of the Dog”, che incassa pure la miglior sceneggiatura non originale. Lo script originale va invece a Kenneth Branagh per il suo personale “Belfast”, che ottiene anche il Best Acting Ensemble, ossia il miglior cast.
Sul fronte attori tutto uguale ai Bafta ad eccezione della miglior attrice: qui è Jessica Chastain per “The Eyes of Tammy Faye”, attrice e personaggio pienamente a stelle e strisce che di fatto inizia a sparigliare le carte per la cerimonia dell’Academy.
Anche ai Critics’ Choice Awards Paolo Sorrentino non può nulla contro l’inarrestabile “Drive My Car”. La miglior canzone originale è la bellissima “No Time to Die” di Billie Eilish, pezzo portante dell’ultimo film di James Bond, mentre il titolo di miglior commedia è andato al film “Licorice Pizza” di Paul Thomas Anderson.