“Un mendicante di felicità per la sua gente” il titolo del libro che, curato da Filippo D’Andrea, raccoglie studi e testimonianze in onore di mons. Vincenzo Rimedio, vescovo emerito di Lamezia Terme, che sarà presentato lunedì 14 marzo alle 17 nella cattedrale SS Pietro e Paolo di Lamezia.
“Al centro delle sue preoccupazioni di padre – scrive nella presentazione mons. Giuseppe Schillaci, vescovo di Lamezia Terme – , c’era di sicuro la Chiesa, la sposa di Gesù: il Sinodo diocesano, l’originalissimo Sinodo diocesano dei giovani (unico esempio in Italia insieme alla diocesi di Livorno), il Congresso eucaristico diocesano, le Missioni al popolo, l’istituzione della rivista diocesana Quaderni Lametini, le visite pastorali sono solo degli esempi, certamente quelli con maggiore visibilità ecclesiale, che hanno specificato questa sua amorevole preoccupazione per la Chiesa che, nei suoi desiderata, avrebbe dovuto sempre più imparare a camminare all’unisono con il cammino dell’uomo pronta ad annunciare all’uomo di oggi la bellezza del vangelo di Cristo rendendo sempre ragione della propria speranza”.
Mons. Rimedio, “dal 1988 al 1992 – scrive ancora mons. Schillaci –, impegnò la Chiesa diocesana all’esperienza del Sinodo. Sinodalità è parola che oggi, specie dietro gli impulsi e gli orientamenti di Papa Francesco, pare essere la parola d’ordine per la Chiesa universale ma anche la password che permette alla Chiesa, non solo di entrare nel mondo di oggi, ma anche di starci con il suo proprium di Comunità del Risorto che tende all’unità ma che fa dell’unità stessa la via regina per mezzo della quale annunciare la Presenza di Dio nel mondo”. L’incontro, moderato dal direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi, Saveria Maria Gigliotti, concluso dallo stesso Rimedio, sarà introdotto da Schillaci e prevede interventi, oltre che del curatore dell’opera, anche di Carmine Matarazzo, docente di Teologia pastorale alla Pontificia facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, uno degli autori degli scritti contenuti nel libro che ha la postfazione di mons. Domenico Battaglia, arcivescovo metropolita di Napoli.