Cile: iniziata l’era Boric. Oggi preghiera interreligiosa per il Paese nella cattedrale di Santiago. Card. Aós, “può contare sulla nostra collaborazione”

(Foto: ANSA/SIR)

Si è tenuta ieri, a Santiago del Cile, la cerimonia di insediamento del nuovo presidente, Gabriel Boric. Altissime le attese per l’arrivo al potere del trentaseienne ex leader studentesco, chiamato a incarnare una sinistra di governo e insieme attenta a recepire le novità che arrivano dalla società cilena per una politica meno incentrata sull’impostazione liberista e più attenta alle politiche ambientali e sociali. Senza dimenticare le forti tensioni che attraversano la società, dalle rivendicazioni mapuche a sud alla protesta anti migranti a nord.
Una preghiera ecumenica e interreligiosa per il nuovo mandato presidenziale si svolgerà oggi alle ore 11 (ora locale), nella cattedrale di Santiago, e sarà presieduta dal card. Celestino Aós. Secondo padre Osvaldo Fernández de Castro, incaricato della liturgia di questa cerimonia, il tono sarà festoso e sarà chiesto a Dio di illuminare le nuove autorità. Saranno presenti i rappresentanti di diverse confessioni cristiane, come evangelici, luterani, avventisti e cattolici. Parteciperanno anche leader ebrei e musulmani.
Continua padre Fernández: “Sebbene ci sia, naturalmente, una cerimonia civica in cui il presidente assume la carica, qui, nella pluralità delle religioni, esprimiamo l’anima del Cile”.
I rappresentanti religiosi erano stati ricevuti da Boric la scorsa settimana. Per la Chiesa cattolica era presente il card. Aós. Nel suo discorso all’incontro, l’arcivescovo ha detto al presidente eletto che avrà sempre il rispetto e la collaborazione critica e costruttiva della Chiesa cattolica: “La riconosciamo come la massima autorità della nazione, scelta da tutti gli uomini e le donne cileni, e può contare sulla nostra collaborazione per costruire un Cile più giusto, dove regnino verità e onestà e nel quale il dialogo prevalga sulla violenza”. Il porporato ha sottolineato l’importanza della pace sociale, con riferimento al terribile conflitto armato in corso in questo momento in Ucraina.
Boric, a sua volta, ha evidenziato l’importanza delle varie Chiese, riconoscendo che la loro azione sociale è presente in molti luoghi dove lo Stato ha trovato più difficoltà a essere presente, e ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra potere pubblico e realtà religiose.

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