Dieci pagine sintetizzano quanto definito nel summit informale dei capi di Stato e di governo dell’Ue che si è concluso oggi a Versailles. Il punto di partenza del documento è la condanna della guerra che la Russia “ha riportato in Europa” con la complice bielorussa e il plauso al popolo ucraino per il “coraggio nel difendere il loro Paese e i nostri valori condivisi di libertà e democrazia”. “Non li lasceremo soli” dice la dichiarazione: l’Ue fornirà sostegno politico, finanziario, materiale e umanitario ora e per la ricostruzione in futuro. Alla Russia: ulteriori, nuove sanzioni potrebbero essere approvate. Rispetto ai profughi ucraini, l’Ue si impegna alla solidarietà ai rifugiati e ai Paesi che li ospitano. Alla Russia si chiede di garantire corridoi umanitari sicuri. Ricevuta la richiesta ucraina di accessione all’Ue, nel rispetto dei Trattati ma senza temporeggiare, si rafforzeranno i legami con il Paese per sostenerne il “cammino europeo” perché l’“Ucraina appartiene alla famiglia europea”. Si attende il parere della Commissione, oltre che sull’Ucraina, anche sulle domande di Moldavia e Georgia.
Rispetto ai temi della sicurezza, i leader hanno deciso “di compiere ulteriori passi decisivi verso la costruzione della nostra sovranità europea, riducendo le nostre dipendenze e progettando un nuovo modello di crescita e investimento per il 2030”. Su tre aspetti è stato avviato il confronto: rafforzare le capacità di difesa; ridurre le dipendenze energetiche; costruire una base economica più solida. I Paesi Ue hanno affidato alla Commissione di presentare entro metà maggio la situazione degli investimenti e delle industrie e tecnologie di base. Sul piano energetico i leader hanno scritto che “elimineranno la dipendenza dalle importazioni di gas, petrolio e carbone il più velocemente possibile” mettendo in campo una serie di contromisure. Anche su questo, è affidato alla Commissione il mandato di preparare un piano per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e di prezzi dell’energia ragionevoli, mentre nella riunione del Consiglio di fine marzo si discuterà di come affrontare il peso dell’aumento dei costi per i cittadini e le Pmi.
Intanto l’Ue si muoverà concorde nel definire strategie per le materie prime strategiche, i semiconduttori, medicinali, tecnologie digitali, la sicurezza alimentare. E poi si metterà in campo un grande impegno per sostenere gli investimenti, e le politiche economiche e fiscali dei Paesi dovranno tenere in considerazione “i bisogni nati dalla nuova situazione geopolitica”.