Nella diocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia, le preghiere per un mondo di pace sono state affidate alla Madonna di Pozzano, in una celebrazione, messa e veglia per la pace, ieri sera nella concattedrale a Castellammare. Sotto lo sguardo della Vergine, l’assemblea riunita volge i pensieri al popolo ucraino. Il volto della Madonna è stato illuminato da un piccolo lucernario. Ad animare la celebrazione il canto delle suore alcantarine.
“La preghiera per la pace nasce dal cuore, arriva anche da chi non è allenato a questo esercizio. Ci riporta alla verità di noi stessi, siamo deboli, abbiamo bisogno di aiuto. La preghiera non ci esime dalle responsabilità sociali, politiche, culturali, anzi, ci fa andare più in profondità – le parole pronunciate dall’arcivescovo, mons. Francesco Alfano, nel corso dell’omelia -. Non si può pensare a un’oasi di pace mentre altrove si trema e si viene uccisi. In queste ore buie una piccola fiammella resta accesa nei cuori di tutti gli uomini, credenti e non: ecco il miracolo dell’unità. Beati gli operatori di pace, sono coloro che costruiscono un mondo nuovo”.
A fare luce, in una concattedrale silenziosa e gremita di fedeli, sono Vasylyna Ludmilla e la piccola Anna, che hanno raggiunto l’altare e posizionato ai piedi della Madonna luci calde di speranza. Fanno parte dalla comunità ucraino-cattolica di rito bizantino dell’arcidiocesi, la stessa di cui è cappellano padre Igor Stus.
“Vi domando scusa se non parlo bene la vostra lingua, è ancora più difficile cercare parole nella mia testa adesso. Tutti siamo abituati a programmare le nostre giornate, i nostri impegni, qualche giorno fa qualcosa ha cambiato i miei piani, la Russia ha cambiato il mio orario giornaliero. Sua Eccellenza, sacerdoti, fratelli e sorelle, la vostra accoglienza, la vostra vicinanza è bella – ha detto commosso padre Igor, inchinandosi ripetutamente alla comunità diocesana, in segno di ringraziamento -. In questi giorni non è possibile dormire, quattro giorni fa siamo stati svegliati dalla notizia della guerra, ho chiamato mia mamma per sapere se erano tutti vivi, mi rispose piangendo, aveva paura. Pregare con il vescovo Francesco e tutti voi questa sera mi dà forza, questa Madonna così bella mi fa sperare che la guerra finisca presto. Grazie, perché non ci fate sentire soli, oggi ho ricaricato molte volte il mio cellulare: mi cercano tutti, da Pompei a Castellammare fino a Sorrento. Grazie per i vostri contributi”.
La preghiera comunitaria dell’arcidiocesi Sorrento-Castellammare di Stabia prosegue anche oggi e nei giorni avvenire attraverso le numerose le iniziative delle singole parrocchie.